Il Monte Rosa

Il Monte Rosa è da sempre conosciuto ed apprezzato per i suoi estesi ghiacciai e per le sue alte vette. E' a tutti gli effetti il massiccio più esteso della catena delle Alpi ed è anche la più alta vetta della Confederazione Elvetica.
Tra tutte le sue cime, la Punta Dufour (m. 4.634 s.l.m.) è quella più alta ed ambita. Non da meno sono le ascensioni alla Punta Gnifetti, sulla cui sommità si trova il Rifugio Capanna Regina Margherita, quella del Lyskamm Occidentale ed Orientale, con la possibilità di effettuarne la traversata tramite affilate creste di neve e ghiaccio. Per non parlare poi di ascensioni meno tecniche e difficili, alla portata di alpinisti meno esperti, come quella del Castore e del Polluce, in grado però di regalare emozioni uniche e panorami mozzafiato. Dalla punta Castore si gode, infatti, una splendida veduta sui Lyskamm, sul Cervino e sul Monte Bianco.
A 3.585 metri di altitudine sorge, invece, il Rifugio Quintino Sella. Posto alla base del ghiacciaio del Felik, il rifugio è importante punto di partenza per alcune tra le ascensioni più belle ed interessanti del Monte Rosa: tra le più importanti ricordiamo quella della via normale alla Punta Castore, quella ai Lyskamm occidentale ed orientale, e le bellissime traversate del massiccio come il Tour del Monte Rosa e la salita al Naso del Lyskamm.

STORIA DELLE ASCENSIONI SUL MONTEROSA
La prima ascensione del Monte Rosa risale al 1778. Gli alpinisti di Gressoney, Valentino e Joseph Beck, Joseph Zumstein, Nicolas Vincent, Sebastian Linty, Etienne Lisco, e François Castel si arrampicarono fino alla Roccia della Scoperta, sperone di rocciosa vicino al Colle del Lys.
Nel 1819, Nicolas e Joseph Vincent salirono, invece, in vetta alla cima che prese nome di Piramide Vincent e nello stesso anno Nicolas Vincent con Joseph Zumstein raggiunse la vetta della Zumstein spitz.
Nel 1893 venne inaugurata la Capanna Margherita, l'osservatorio meteorologico più alto d’Europa, mentre nel 1902 venne portata a termine la prima salita della parete sud-est del Lyskamm orientale grazie alle guide Francesco Curta, Giacomo Davide e Alberto Lazier. Nell'anno successivo venne aperta la via Filder: le guide alpine Curtaz e Pellissier assieme alla signora Grace Filder scalarono il Lyskamm Orientale arrampicandosi per la parete sud-est.
Il 1907 è l'anno della prima salita invernale della Punta Dufour e qualche anno dopo, nel 1911, vi fu la prima italiana sulla Nord del Lyskamm oltre che la prima salita della cresta sud-ovest del Castore da parte della guida alpina Antonio Welf insieme al suo cliente Carlo Fortina.